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FAQ: risposte alle domande frequenti

FAQ: risposte alle domande frequenti

In questa sezione sono raccolte le domande più ricorrenti sul processo partecipativo.

Cos’è Paesaggi in_formazione?

Paesaggi in_formazione è una iniziativa dell’Assessorato al Governo del Territorio che si pone l’obiettivo di informare la comunità sull’elaborazione del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) ma, soprattutto, di creare momenti di confronto tra i cittadini e le cittadine che vivono il territorio e il gruppo tecnico che ha elaborato il Piano. Il PPR è uno strumento di pianificazione finalizzato a definire le prescrizioni, gli obiettivi di qualità paesaggistica e le direttive indirizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione del territorio.

Quando è iniziato e quando finirà il proceso partecipativo?

Il processo partecipativo “Paesaggi in_formazione” ha preso avvio nel mese di giugno 2024 e si concluderà nel mese di settembre 2025. Il percorso è articolato in 3 diverse fasi: avvio e informazione; co-definizione degli obiettivi paesaggistici per la valorizzazione; condivisione dei risultati. Per maggiori informazioni visita la sezione “Partecipa”.

Come partecipare?

Per condividere commenti e idee e dare il proprio contributo sula valorizzazione del paesaggio occorre prendere parte alle iniziative e agli eventi in programma nel corso del processo partecipativo.
Per maggiori informazioni sulle attività e per rimanere sempre aggiornato visita la sezione “Partecipa”.

Cos’è il Piano Paesaggistico Regionale?

Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) è lo strumento di pianificazione previsto dall’articolo 143 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 e redatto dalla Regione congiuntamente al Ministero della Cultura (MIC).
Il Piano riconosce gli aspetti e i caratteri peculiari del territorio regionale e ne delimita i relativi ambiti, ovvero le aree per le quali si definiscono le prescrizioni, gli obiettivi di qualità paesaggistica e le direttive indirizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione. Inoltre, come dichiarato dalla Convenzione Europea del Paesaggio siglata nel 2000, il Piano deve fare proprie le osservazioni, le percezioni e le proposte delle comunità che vivono e animano il territorio.